Il dialogo con l’Amministrazione della città prosegue anche in riferimento al Biciplan. Fiab Trento è stata invitata agli incontri organizzati dal Comune con le Circoscrizioni per presentare la bozza del Biciplan. Abbiamo così potuto portare le nostre osservazioni alla bozza del Biciplan costituita da una presentazione e da alcune mappe di possibili percorsi.
Il primo rilievo portato all’attenzione è l’assenza (nel materiale presentato) degli obiettivi strategici anche in riferimento alle azioni che si intendono attuare in fatto di trasporto privato motorizzato e trasporto pubblico. L’esplicitazione di questi aspetti è necessaria anche per definire una campagna di comunicazione coerente con gli obiettivi, un elemento fondamentale per PUMS (Piano urbano della mobilità sostenibile) e Biciplan (che ne è parte).
La bozza propone l’applicazione della zona 30 a gran parte del territorio urbano. Reputiamo questa scelta molto positiva, specie se implementata mediante sistemi di calmierazione e moderazione del traffico privato motorizzato, ad esempio il rallentamento dei veicoli mediante chicane, dissuasori di velocità, restringimento delle carreggiate, e altri espedienti che non consentano di oltrepassare il limite di velocità.
I percorsi ciclabili in bozza consistono in prevalenza in una ricucitura dei percorsi esistenti i quali sono spesso carenti sia dal punto di vista della loro localizzazione (perché realizzati a suo tempo dove recavano meno fastidio al traffico motorizzato anziché dove erano più necessari), sia dal punto di vista della loro qualità (trattandosi quasi sempre di percorsi promiscui con i pedoni, con frequenti deviazioni inutili). Nelle nostre considerazioni abbiamo sottolineato di evitare gli attraversamenti non strettamente necessari e di prediligere percorsi monodirezionali ubicati sul lato destro della carreggiata.