La sperimentazione delle zone 30 in tre quartieri del comune di Trento è buon punto di partenza per arrivare a ripensare e rinnovare la mobilità urbana. I dati delle città che l’hanno già applicata danno ragione a questa scelta: meno incidenti, più sicurezza, spazi comuni più vivibili. Ci si augura che questa sperimentazione mostri anche a Trento la sua efficacia. Noi ne siamo sicuri e quindi ci auguriamo che la scelta delle zone 30 rimanga in futuro un fatto stabile.
Vogliamo però aggiungere una riflessione e segnalare una criticità.
Negli stessi quartieri in cui avviene la sperimentazione sarebbe auspicabile che altre scelte di gestione del territorio fossero coerenti con la filosofia delle zone 30. Ci riferiamo in particolare a proposte che riguardano zone residenziali e zone attorno agli edifici scolastici.
Un esempio paradigmatico è la proposta del Consiglio Circoscrizionale di Gardolo rispetto alla zona attorno alla scuola primaria S. Anna. Per permettere l’ingresso anche dal lato sud dell’edificio scolastico si pensa di raddoppiare il parcheggio già presente in via Aeroporto, portandolo a 55 posti, e di realizzare una strada che dal parcheggio porti all’edificio scolastico.
Una proposta di questo genere è antitetica alla filosofia della Zona 30 che verrà sperimentata proprio in via S. Anna, la strada che corre davanti all’entrata naturale dell’omonima scuola.
Vicino alle scuole invece di realizzare parcheggi, che incentivano i genitori ad accompagnare figlie e figli a scuola in automobile, si dovrebbe consentire ad alunne e alunni di poter raggiungere la scuola a piedi, in autonomia o con un sistema di “Piedibus”. La presenza di un parcheggio più grande funge da attrattore di traffico in un sobborgo che non ha bisogno di ulteriore transito di traffico privato nel suo centro storico.
Esiste uno studio di fattibilità che valuta la spesa in circa 200.000 euro. Con tre zeri in meno si può realizzare una strada scolastica che da piazza Libertà prosegue in via S. Anna, per terminare poco dopo la scuola.
Su quella parte di terreni che guardano verso via Aeroporto, adiacenti alle pertinenze della scuola, al posto di un non-luogo (parcheggio), si potrebbe pensare di realizzare qualcosa di più adatto ad alunne, alunni, maestre e maestri, magari prendendo spunto proprio dalle loro proposte per creare uno spazio di identità e relazione.
Ci si augura che il Comune di Trento possa intervenire sulla proposta del Consiglio Circoscrizionale di Gardolo, riportandola entro il campo della mobilità urbana sostenibile. Considerato il percorso intrapreso con l’architetto e urbanista Matteo Dondé sulla realizzazione di un intervento di urbanistica tattica in quella zona, sarebbe interessante e auspicabile un confronto per costruire, insieme alla Circoscrizione, un orientamento più in linea con il progetto generale.