Nelle ultime settimane la città di Trento ha manifestato la propria voglia di una mobilità più attenta all’ambiente e alla salute. Oltre alle associazioni che da anni si occupano di ambiente e mobilità, anche la cosiddetta “società civile” si sta mobilitando per una città più a misura di persona.
Negli ultimi giorni, l’URP del Comune ha ricevuto oltre un centinaio di email con la richiesta di ripensare la mobilità, agevolando l’uso della bicicletta. In concomitanza, alcuni residenti della collina est hanno elaborato delle proposte per favorire il collegamento alla città, individuando possibili vie sicure a vocazione ciclabile e pedonale, raccogliendo in soli due giorni oltre 200 firme tra residenti, studenti universitari e lavoratori della collina. Si tratta di segnali importanti di presa di coscienza della popolazione, specie in vista della riapertura autunnale di scuole e università.
Le proposte saranno portate all’attenzione dell’Assessore Alberto Salizzoni da una delegazione di residenti, con l’appoggio di Fiab e Legambiente, per sottolineare quanto sia sentita e diffusa, presso la cittadinanza, l’esigenza di percorsi diretti e sicuri per raggiungere la propria abitazione o il proprio luogo di lavoro. Mettere in sicurezza chi già utilizza mezzi di trasporto sostenibili può convincere altre persone a scegliere queste modalità di spostamento, liberando spazio sui mezzi pubblici per chi non ne può fare a meno, limitando la congestione delle strade e facilitando così anche chi è costretto ad utilizzare l’automobile. Si contrastano, in questo modo, i pericolosi effetti dell’inquinamento atmosferico, che aggravano il rischio di diffusione del virus, come dimostrato dai recenti studi. Infine, la buona mobilità è amica degli acquisti perché garantisce il transito di un maggior flusso di clienti, garantendo l’accesso ai mezzi con alto tasso di penetrazione dello spazio urbano (biciclette e monopattini elettrici).
Nella serata di giovedì 21 maggio 2020, il Consiglio Comunale di Trento ha approvato una mozione contenente gli indirizzi per un “Piano di Azione Emergenziale della Mobilità”, accogliendo la richiesta di FIAB Trento e altre Associazioni cicloattiviste e ambientaliste (Ciclostile, Acropoli, Legambiente, Trentino Arcobaleno e WWF) di affrontare il tema della mobilità nella fase 2. Si tratta di un segnale importante che è necessario si concretizzi nel brevissimo periodo nell’allestimento di una rete di mobilità di emergenza che in altre città italiane è già in fase di realizzazione e rispetto alle quali Trento è in ritardo.
A questo proposito, le Associazioni che hanno aderito al progetto #CAMBIAMOLASTRADA non si sono limitate ad avanzare richieste generiche: l’Associazione Acropoli ha presentato un piano integrato della mobilità, individuando parcheggi di attestamento nella corona esterna della città che si collegano al centro attraverso una rete ciclabile diretta che consente lo spostamento veloce e sicuro verso i cosiddetti “attrattori del traffico” (università, uffici della Provincia, scuole, ecc.).
Intanto i cittadini confermano la voglia di cambiare lo spazio urbano anche con manifestazioni spontanee: nella giornata di ieri, venerdì 22 maggio, si è tenuta una biciclettata per le vie di Trento. Circa cinquanta persone hanno sfilato, diluiti e “mascherati”, nel rispetto delle regole sulla prevenzione del contagio e dei divieti di assembramento. Un’azione e un segno che la città si sta muovendo attivamente e un altro segnale per il Comune di Trento.
FIAB Trento è pronta a fare la propria parte con l’avvio dei progetti BIKE TO WORK, BIKE TO SCHOOL e BIKE TO SHOP.