Intervista Assessore al turismo della Provincia Autonoma di Trento su “il t quotidiano” di data 15.12.2022. replica FIAB (Federazione italiana ambiente e bicicletta – sezione di Trento)
Nell’intervista pubblicata su “il T quotidiano” in data 15.12.2023, interpellato in merito alle problematiche connesse all’over tourism in Trentino, l’Assessore provinciale con delega al Turismo propone come soluzione, “l’aumento della dotazione dei parcheggi”, seppur unito al potenziamento dei bus nelle località turistiche, attraverso “un grande accordo di sistema tra i territori e la provincia per realizzare i parcheggi e potenziare la mobilità alternativa”.
Politiche di sviluppo della mobilità collettiva con il parallelo aumento della disponibilità di posti riservati ai mezzi di trasporto privato motorizzato, rendono poco, se non per nulla, efficace lo sviluppo di forme di mobilità in grado di garantire la sostenibilità dell’alto livello dell’offerta turistica con una buona qualità di vita dei residenti. Un singolo posto auto necessita di 25 metri quadrati di suolo, se si considera anche la superficie da adibire agli spazi di manovra.
Investire denari pubblici per la costruzione di nuovi parcheggi, oltre a creare ulteriore spreco di superficie pregiata in un ecosistema già messo a dura prova, non farebbe che causare un ulteriore aumento di domanda indotta di traffico automobilistico, con il conseguente ulteriore peggioramento della congestione stradale (se si offre ampia disponibilità di parcheggio, magari gratuito, perché mai utilizzare il treno, il bus o entrambi per venire in vacanza in Trentino?).
Il decisore politico non deve più accettare il compromesso (al ribasso) che il nostro territorio possa essere raggiunto solo, o prevalentemente, con l’automobile, creando parcheggi “di attestamento” a ridosso dei centri urbani e dei poli di attrazione turistica. Parcheggi che sono “non luoghi”, spazi sottratti alla vita sociale delle persone e alla natura che si trasformano in isole di calore nella stagione estiva. È giunto, invece, il tempo delle scelte lungimiranti, fatte di investimenti coerenti, decisi ed orientati al trasporto collettivo. Benvenuto, quindi, l’impulso alla ferrovia Rovereto-Riva del Garda, benvenuti gli sforzi dell’Associazione Transdolomites volti alla realizzazione della ferrovia dell’Avisio, si ragioni seriamente sul prolungamento della ferrovia Trento-Malè-Mezzana. Si migliori il trasporto pubblico extraurbano su gomma con il cadenzamento degli orari, l’aumento della frequenza, la realizzazione di spazi di fermata accoglienti e confortevoli. Si permetta agli ospiti della nostra terra di raggiungere le strutture ricettive e spostarsi durante la permanenza, con sistemi di trasporto innovativo e flessibile come i bus a chiamata (di successo il servizio estivo Bus & Go realizzato da APT Garda Dolomiti e Trentino trasporti, adottato in via sperimentale anche per il trasporto notturno nel Comune di Trento). Si stimolino gli albergatori a fare rete per organizzare forme di trasporto condiviso degli ospiti che consenta loro di coprire “l’ultimo miglio” e raggiungere in modo veloce ed agevole, dalla stazione del treno o del bus, la struttura scelta per le vacanze. Ultimo, ma, ovviamente, non ultimo, considerata la mission di FIAB, si aumentino gli investimenti sulla rete ciclabile realizzando i collegamenti mancanti (valle di Non e Valle dei Laghi-Trento su tutti) e si migliori la multimodalità bicicletta-mezzo pubblico, per stimolare ulteriormente l’offerta cicloturistica.
E’ necessario, in sostanza, un piano della mobilità provinciale (ad oggi assente) che vada ben oltre soluzioni che guardano ormai al passato e che non ci possiamo più permettere, come la realizzazione massiva di posti auto.
Confidiamo che il neo Assessore provinciale alla Mobilità, con il necessario stimolo dei Comuni, delle APT, dei portatori di interessi a vario titolo, si prenda seriamente a cuore il tema. Ne va del futuro ambientale, turistico ed economico del Trentino.
FIAB TRENTO – Amici della bicicletta APS