Noi Direttivo FIAB Trento – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, attoniti e angosciati come il resto della comunità di fronte alla duplice tragedia conseguente al tremendo schianto di via Venezia, vorremmo condividere un pensiero sugli episodi di violenza stradale che troppo spesso vedono sacrificate giovanissime vite.
Non vogliamo discutere dell’incidente specifico e delle responsabilità individuali, ma riteniamo doveroso fare una riflessione sulle responsabilità collettive e sulla necessità di agire concretamente per evitare che la violenza stradale continui ad uccidere i nostri figli.
Il fatto che sia possibile, nel contesto urbano, raggiungere velocità devastanti, dimostra che l’attuazione di estese zone 30 è necessità inderogabile e urgente, per obbligare a quel cambiamento di mentalità quando si è alla guida di un mezzo motorizzato, a tutela di coloro che si spostano “senza corazza” (a piedi, in bici, con i monopattini) e non solo. L’attuazione delle zone 30, con seri ed efficaci impedimenti fisici alla velocità, controllata diffusamente, costituisce un passaggio essenziale per la sicurezza di tutti.
Riteniamo fuorviante e controproducente, invece, porre l’accento sulla presunta pericolosità dei monopattini, rispetto alla quale invitiamo a leggere le statistiche (Istat) dei morti della strada suddivisa per tipologia di mezzi coinvolti (e in particolare “chi” uccide “chi)”. L’uso dei monopattini è parte delle abitudini di spostamento delle nuove generazioni le quali, piaccia o meno, li utilizzano sempre più diffusamente.
La priorità della Giunta Comunale deve allora essere la “mobilità e transizione ecologica”, denominazione di uno dei suoi Assessorati che non può rimanere un auspicio o una semplice ambizione, pena il rischio di perdere altre vite. Infatti, la centralità del ruolo politico nelle scelte su queste tematiche è palese, basti ricordare il caso di Pergine dove, in viale Dante, grazie ai dossi rallentatori voluti da un Sindaco fermamente determinato, è impossibile lanciarsi a velocità pericolose.
Infine, vogliamo ricordare anche ai candidati alle elezioni politiche provinciali che non è più accettabile l’oblio irresponsabile della politica rispetto al fenomeno della violenza stradale.